Bravi
Pubblicato da Marco il 20 Dic 2015 alle 12:39

Articolo: Bravi
Bravi!

Un giorno venne da me Gargamella e gli posi la stessa domanda: “Come faccio a tenere fuori da questi schemi, i bimbi?”
Lui mi rispose: “Prendi dei bimbi come li chiami tu, mettili insieme tutti in gruppo, poi prendi dei giochi e mettili davanti a loro; quando si alzeranno e sceglieranno questi giochi, capirai se sono portati allo studio o al mondo del lavoro.”
Poi mi disse: ”Ormai la scuola è diventata l’orgoglio dei genitori; se un nostro figlio prende 10, è il primo ma se prende 6, è l’ultimo. Ma in realtà, chi guarda lo stato d’animo del proprio figlio?”
Anche per noi, nel mondo del nostro lavoro, tutti i giorni non sono uguali; quindi perché dobbiamo umiliarlo? O forse lui non ha diritto di essere guardato?
Andate a vedere una partita di pallone dei bimbi, poi guardate i genitori e capirete il tutto: è veramente una vergogna.


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SEZIONE COMMENTI

18 risposte a “Bravi”

  1. Silvia ha detto:

    I bambini diventano o l’orgoglio della famiglia o il disonore!!!il risultato: crescono persone magari diverse x carattere, ma tutti uguali come menti perché “impostate”.

  2. elena ha detto:

    Caos Competizione ecc tutta roba da grandi. Strano che gargamella non ti abbia detto metti i genitori tutti in un gruppo porta pazienza e cerca di insegnare loro a guardare al mondo con gli occhi dei bambini. Grazie

  3. elena ha detto:

    Ovviamente il finale era ironico e tutti quelli che hanno la fortuna di conoscerti e frequentati possono ritenersi onorati di godere dei tuoi insegnamenti che danno la possibilità di vivere la vita da esseri consapevoli e liberi e di essere un degno esempio è delle guide sicure amorevoli e rispettose per le nuove generazioni. E come dici tu anche se non siamo sempre i primi della scuola ti prego non stufati di insegnare. Grazie ciao

  4. Massimo ha detto:

    Se il genitore vuole un figlio che si comporti come piace a lui senza andare a stimolare i veri interessi di suo figlio, non deve lamentarsi della società e dei suoi schemi in quanto anche lui col suo comportamento, dimostra di esserne schiavo, ed a sua volte unilia e soffoca suo figlio, creando un debole senza carattere.

  5. ivan ha detto:

    Spesso i bambini ti raccontano dei loro voti e dei loro comportamenti con lo scopo di sentirsi dire proprio la parola che hai usato nel titolo di questo post, Bravo/a. Ma chi gli ha insegnato che loro valgono in questo mondo solo se si sentono dire questa parola? Come possono crescere sicuri se la loro forza e la loro determinazione dipendono dalla parola detta da altri? Ennesima conferma che gli errori non partono dall’innocenza dei bambini ma dall’ arroganza dei grandi

  6. Christian ha detto:

    Che vergogna sapere che il proprio figlio non è “il primo della classe”, che fa parte di una squadra di calcio e l’unico momento che si alza dalla panchina, è durante l’intervallo tra il primo e secondo tempo.
    Questo è il pensiero comune, standardizzato presente nella mente di ogni genitore; secondo questo modo di pensare, si considerano i figli solo come una proiezione di mamma e papà.

    Solitamente si dice: “Il bambino: tutto suo padre o tutta sua madre”.

    Quindi se il proprio figlio non emerge, significa che…

  7. Naty ha detto:

    Volere che il proprio figlio sia sempre il migliore in tutto ciò che fa è colpa del proprio ego e questo purtroppo nella maggior parte dei casi, creerà degli adulti infelici e mai soddisfatti di loro stessi.
    A loro volta come educheranno i loro figli? Sempre pretendendo che siano i migliori, scaricando su di essi le proprie frustrazioni.

  8. Alessandra ha detto:

    Scoprire un talento e valorizzarlo, talento cone un dono non una competizione distruttiva, aiutarli ad esprimere se stessi e non bloccarli.

  9. Lella ha detto:

    Ciao Marco,grazie per gli articoli che pubblichi, sempre molto interessanti.
    Il rispetto e la conoscenza delle inclinazioni dei bambini,se coltivate e indirizzate con giusto metodo,porterebbe alla formazione di esseri liberi e consapevoli del proprio potenziale.Liberi da schemi e da programmazioni.L’omologazione non rispetta l’autenticità dell’essere.
    Chi ti segue gode della fortuna dei tuoi insegnamenti e può piantare semi nuovi nel terreno.

  10. molli ha detto:

    Marco,un giorno mi hai detto: ho guardato tuo figlio,non è portato x lo studio ma sarà un bravo lavoratore.
    Perché la società impone dei modelli per cui tutti devono per forza essere laureati o dei campioni ? Altrimenti cosa succede?gli altri non sono niente?
    Mio figlio sarà quello che vorrà essere , sarà libero di essere ciò che è solo se saprà ascoltare se stesso e non quello che vogliono gli altri (genitori compresi)

  11. Gas ha detto:

    Il voto non è tutto, essere il primo della classe ed avere la disperazione dentro è umiliante.

  12. Claudia ha detto:

    La vera immagine e somiglianza e’ solo quella che ci lega Dio , quella che ci dona la libertà di essere completamente se stessi in armonia , ma questo e’ un atteggiamento scomodo in una società che snatura l’ individualita’ e dove tutto deve essere a immagine e somiglianza di qualcosa e di qualcuno , perché così imponendo degli schemi alla mente e alla vita si può esercitare maggiore controllo e si possono perseguire vergognosi interessi di potete, ma quanta soddisfazione nel ribellarsi alle imposizioni di ogni genere salvaguardando la propria libertà di esistere.

  13. Êl Manu ha detto:

    Fa male vedere un bambino/ragazzino che sembra aver perso la capacità di farsi una risata vera.
    Poi parlando con loro capisci il perché: oltre alla scuola lunedi basket martedì nuoto mercoledi pianoforte giovedi sci venerdi catechismo sabato partita domenica compiti……… e in più tutti i giorni sopportare le prediche dei genitori insoddisfatti per gli scarsi risultati. Però sono sicuro che presto ci sarà un posto dove ogni pianta e ogni stagione avrà la possibilità di essere quella che è veramente.

  14. andrea ha detto:

    Grande verità! Il fatto è che un genitore ha prima il problema di mettersi in pace con se stesso, diventare davvero LIBERO, libero di rispettare ogni essere umano per quello che è, solo così può cercare di capire qual è la propensione di un figlio, per rendere un futuro uomo sereno e libero dal dimostrare.

  15. Eleonora ha detto:

    Se oggi entri in una scuola elementare capirai quanto la maggior parte dei bambini davanti a persone esterne, nuove cerca subito di impressionarle, mettersi in mostra o essere i primi a sentirsi dire che sono stati bravi a far qualcosa o ad emergere ma se li fai collaborare e li coinvolgi con cuore nel modo giusto i bambini sono i primi a ridere, divertirsi e scherzare e a non fare differenze tra di loro per pregiudizi e sanno dare il cuore.Dovrebbero essere ascoltati e stimati di più.

  16. morena ha detto:

    Semplicemente dovremmo lasciare che i nostri figli siano felici a modo loro, e non a modo nostro….

  17. Elio ha detto:

    ci si illude che i figli siano una “propietà”invece di crescerli affiancandoli,consigliandoli nelle loro scelte si fa l’errore di creare delle fotocopie di noi stessi azzerando la loro personalità .
    Scuole religioni max media GENITORI creano degli enormi paraocchi che impediranno loro di esprimersi veramente per come sono o più semplicemente essere se stessi felici di poterlo essere!!!

  18. alessia ha detto:

    I bimbi quando nascono sono tutti “BRAVI”…alcuni lo rimangono se hanno genitori che li lasciano esprimere senza imporre loro nulla. Altri non lo sono più in quanto qualcuno ha impedito loro di raggiungere l’oggetto che più desideravano.

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